Eataly festeggia il suo decimo compleanno: passato, presente e futuro di un colosso sempre più internazionale

Eataly quest’anni festeggia il suo decimo compleanno.

Il progetto ha inizio nel 2002 quando comincia un attento lavoro di scouting sul territorio italiano insieme a Slow Food: l’obiettivo è quello di ricercare aziende e brand che valorizzassero valori come l’attenzione per la qualità, per la sostenibilità ambientale ed economica, per la responsabilità e per la condivisione.

Dopo 5 anni, nel 2007, è stato inaugurato Eataly Torino Lingotto: il primo storico negozio, sorto nell’area industriale torinese all’interno della ex fabbrica di liquori della Carpano. Da quella data in avanti, è partita la missione dell’azienda in Italia e nel mondo: creare luoghi armonici nei quali permettere al pubblico di trascorrere del tempo assaggiando gli stessi prodotti di alta qualità che si possono anche acquistare e conoscere attraverso le attività di didattica.

Nel 2008 è stata la volta di Bologna, dove è nata la prima libreria dove poter mangiare cibo di qualità; quindi il primo negozio all’estero: Tokyo Daikanyama.  Nel 2009 Pinerolo, nel 2010 Monticello d’Alba e New York, il primo store negli Stati Uniti.

Nei due anni successivi è proseguita l’espansione di Eataly in Italia, con le aperture di Genova, in occasione della quale Giovanni Soldini e Oscar Farinetti hanno ripercorso in barca a vela la rotta di Colombo dal nuovo negozio a New York, e Torino via Lagrange (2011) e Roma (2012): un’enorme area di 16mila metri quadri all’interno dell’ex stazione Ostiense che propone un’offerta senza uguali di bontà, ristoranti e aule per la didattica (qui Quolit ha incontrato realtà aziendali come Maltovivo e Birradamare). Eataly quindi come luogo di incontro decisivo tra imprese.

Nel 2013 apre il negozio di Bari, all’interno della Fiera del Levante, seguita da quella di Firenze, nella centralissima via de’ Martelli, accompagnate dall’inaugurazione dello store turco di Istanbul, da quello di Dubai Mall negli Emirati Arabi e del secondo store statunitense, a Chicago.

Nel 2014, invece, il Nord Italia si è riconquistato le attenzioni degli appassionati di enogastronomia di tutta Europa. L’occasione è stata l’apertura del punto vendita di Milano all’interno dell’ex Teatro Smeraldo: un luogo simbolo del capoluogo lombardo, ricco di storia e tradizione, in memoria del quale al secondo piano del negozio sorge un palco sul quale si esibiscono regolarmente artisti e ospiti d’eccezione.
Nello stesso anno, Eataly è stata al fianco di Slow Food per la creazione di 10.000 orti in Africa: un progetto solidale che prevede la creazione di orti buoni, puliti e giusti nelle scuole e nei villaggi africani, per garantire cibo alle popolazioni africane ed educarle all’agricoltura e al valore della terra.

Nel 2015 arrivano Forlì e Piacenza, San Paolo in Brasile e Monaco di Baviera in Germania. Ma il 2015 è soprattutto l’anno di Expo: tutto il mondo passa per Milano e scopre l’enogastronomia italiana attraverso i ristoranti regionali di Eataly all’interno dell’esposizione universale.
Sarà poi il 2016 l’anno della definitiva affermazione internazionale di Eataly, con 6 aperture di assoluto prestigio: gli store statunitensi di New York Downtown, nella prestigiosa cornice del nuovo World Trade Center, e Boston; quelli asiatici di Dubai Festival City, Riyadh (Arabia Saudita) e Doha(Qatar), e quello europeo di Copenhagen.

Le prossime aperture previste sono Trieste, con il nuovo negozio all’interno dello splendido ex magazzino vini. Poi Los Angeles, Las Vegas, Stoccolma, Toronto, Londra e Parigi.

Alle porte di Bologna nascerà presto anche FICO Eataly World, un’enorme fattoria dedicata alla biodiversità italiana, al cui interno sorgeranno campi, allevamenti, laboratori, mercati, ristoranti e centri didattici.

Voci di I.P.O. si rincorrono intanto nell’aria sospingendo la corazzata Eataly verso il futuro.