Vent’anni di Harry Potter: la storia di successo di J.K.Rowling
Vent’anni fa esatti, il 26 giugno 1997, usciva in Gran Bretagna “Harry Potter e la Pietra filosofale”, il primo volume della celebre saga che avrebbe appassionato un’intera generazione di lettori (la mia compresa!), creato un caso editoriale unico e cambiato in maniera radicale la vita dell’autrice: J.K. Rowling.
«Ero convinta, da sempre, che l’unica cosa che avrei voluto fare nella vita fosse scrivere romanzi. Ma i miei genitori, che venivano da esperienze di povertà, consideravano questa mia esuberante immaginazione come un capriccio che non mi avrebbe fatto pagare un mutuo o costruire una pensione» Così Joanne Kathleen Rowling inizia il racconto della sua vita parlando ai laureandi di Harvard nel 2008.
Ma da cosa nasce l’ispirazione?
L’idea di Harry Potter arriva all’improvviso…
Tutto ha inizio durante l’estate del 1990. Joanne è in treno di ritorno da Manchester, dove è andata a trovare il fidanzato di allora. A un certo punto il treno si ferma per un guasto. Passano le ore e Joanne, sempre più annoiata, si mette a guardare fuori dal finestrino e pensa a cose che non hanno nulla a che vedere con la scrittura… «All’improvviso mi arrivarono nella testa queste parole: “Il ragazzo non sa di essere un mago. Va in una scuola di maghi”. Bang bang bang» racconta in una famosa intervista. «Un’emozione forte mi ha percorso, non mi sono mai sentita più eccitata…».
All’arrivo a King Cross Station gran parte dei personaggi avevano già preso vita nella sua mente…
Ci vorranno però altri sette lunghi anni prima che “Harry Potter e la Pietra filosofale” venga alla luce. In quello stesso anno la madre muore. Joanne si trasferisce a Oporto. Trova lavoro come insegnante di inglese e conosce quello che diventerà il suo primo marito. Ha inizio un matrimonio tumultuoso di soli 13 mesi che vedrà la nascita dell’amata figlia Jessica e dei primi tre capitoli del libro. Joanne si rifugia quindi a Edimburgo con la speranza di lasciarsi Oporto alle spalle ma è qui che inizia qui il suo periodo più buio…
Ha raccontato quegli anni così: «A soli sette anni dalla mia laurea, avevo fallito su scala epica. Con un matrimonio finito, mi ritrovavo a essere una madre sola, disoccupata e tanto povera quanto era possibile esserlo nella moderna Gran Bretagna, pur non essendo una senzatetto».
Continua: «Il fallimento mi ha aiutato a liberarmi di ciò che non era essenziale: ho smesso di far finta di essere altro rispetto a ciò che ero. Ho fatto convergere tutte le mie energie sull’unica cosa che per me era importante». E dopo un anno e numerosi rifiuti, Harry Potter troverà un editore nella piccola casa editrice londinese Bloomsbury. Il primo libro conquista rapidamente il pubblico attraverso il passaparola e ha inizio la rimonta: la vendita dei diritti al mercato americano, la pubblicazione del secondo romanzo, le apparizioni televisive, la popolarità, la vendita dei diritti ad altri sette Paesi (tra cui l’Italia) … E infine il cinema.
Oggi J.K Rowling ha un patrimonio stimato di oltre un miliardo di euro. La saga del maghetto ha venduto 450 milioni di copie in 200 paesi ed è stata tradotta in 79 lingue.
Una storia incredibile e straordinaria quella di J.K. Rowling, contrassegnata da un coraggio e da una volontà di resistere da imitare.
Fantasia, impegno ma soprattutto tenacia: la magia è anche questo…