Raz Kurzweil e il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’economia del domani

Raz Kurzweil è direttore del settore ingegneristico di Google, qui dirige un team dedicato esclusivamente alla ricerca sull’intelligenza artificiale. Il 69enne scienziato di origine austriaca ha fama di essere non solo un brillante ricercatore ma anche un lucido visionario: delle 147 previsioni fatte dagli anni ’90 a oggi ben l’86% di queste si sono rivelate esatte.

Recentemente ha presentato la teoria della “singolarità tecnologica”, in breve il punto di non ritorno, il punto in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani.

L’anno della “singolarità tecnologica” secondo Kurzweil sarà il 2045, quando l’intelligenza degli esseri umani verrà moltiplicata miliardi di volte rispetto alle originarie potenzialità biologiche attraverso la fusione con l’intelligenza artificiale (creata dall’uomo stesso).

Nel suo libro “The singularity is near” Kurzweil ha definito la “quinta epoca” quella della fusione tra tecnologia e intelligenza umana.

Nel 2030, sempre secondo Kurzweil il corpo umano sarà percorso da microscopici nanorobot che “nuotando” nelle arterie saranno in grado di mantenerci efficienti costantemente, segnalando così ogni possibile problema di salute in tempo reale.

Secondo Stephen Hawking, Bill Gates ed Elon Musk i pericoli insiti dietro il superamento della macchina sono notevoli. Kurveil smorza i toni, cita dati e continua ad analizzare: “Entro il 2030 grazie alle macchine potremo connettere la nostra corteccia celebrale in cloud, potenziando le nostre capacità intellettive”.

Fantascienza? Quanti sviluppi ha compiuto la tecnologia nei soli ultimi 5 anni? Davvero tanti.

Il livello di sviluppo attuale è sempre più elevato e sappiamo bene che in determinati settori un risultato è il frutto di un percorso. Kurveil probabilmente non si limita a fare delle previsioni ma propone l’inizio di una ricerca, propone di reindirizzare il futuro.

Già sono stati progettati prototipi di automobili e macchine molto futuristici e c’è già chi inizia a valutare come inserire l’Intelligenza artificiale sui luoghi di lavoro per ridurre costi e in alcuni casi rischi.

Il futuro è alle porte.