Raz Kurzweil e il ruolo dell’intelligenza artificiale nell’economia del domani
Raz Kurzweil è uno scienziato di origine austriaca di quasi settant’anni, dirige il settore ingegneristico di Google, ha fama di essere un lucido visionario (delle 147 previsioni fatte dagli anni ’90 a oggi ben l’86% di queste si sono rivelate esatte) e a suo dire, nel 2045, l’intelligenza degli esseri umani verrà moltiplicata miliardi di volte rispetto alle originarie potenzialità biologiche attraverso la fusione con l’intelligenza artificiale
Nel suo libro, infatti, “The singularity is near”, Kurzweil ha definito la “quinta epoca” quella della fusione tra tecnologia e intelligenza umana e ha altresì predetto che nel 2030 il corpo umano sarà percorso da microscopici nanorobot che “nuotando” nelle arterie saranno in grado di mantenerci efficienti costantemente, segnalando così ogni possibile problema di salute in tempo reale.
Ora, secondo Stephen Hawking, Elon Musk e lo stesso Bill Gates i pericoli insiti dietro il superamento della macchina sono notevoli ma chi, come Kurveil prova smorzare i toni, cita dati e continua a ribadire un’ineluttabilità che al contrario non dovremmo temere
La possibilità di connettere in qualche modo la nostra corteccia celebrale in cloud e potenziare di conseguenza le nostre capacità intellettive è uno sviluppo che deve essere approfondito senza dubbio con una cautela scevra dai condizionamenti di parte.
Se consideriamo però quanti sviluppi ha conosciuto la tecnologia nei soli ultimi cinque anni, non credo sia tuttavia possibile evitare di discutere delle conseguenze possibili appena citate già adesso, nel 2017.
Il livello di sviluppo attuale è sempre più elevato e sappiamo bene che in determinati settori un risultato è il frutto di un percorso, (Kurveil probabilmente non si limita infatti a fare delle previsioni ma propone l’inizio di una ricerca, propone di reindirizzare il futuro).
Certo, il fatto che siano già stati progettati prototipi di automobili futuristiche e il fatto che c’è qualcuno inizi a valutare come inserire l’Intelligenza artificiale sui luoghi di lavoro per ridurre costi (e in alcuni casi rischi) non significa che nel 2018 dovremmo già confrontarci con siffatte novità ma piuttosto che nel 2018 dovremmo cominciare appunto a meditare su tutti quegli aspetti giuridici, etici e pratici che il futuro ci domanderà presto di gestire consapevolmente.