Gli appunti di Natale
334 arresti per N’drangheta in ben 11 regioni d’Italia (e i diversi livelli criminali e istituzionali coinvolti) non sono una prova sufficiente per comprendere definitivamente quanto debole sia la politica italiana?
Si parla troppo spesso di anticorpi contro una minaccia (quella fascista) che nelle sue manifestazioni più grottesche non può tornare ma nessuno quasi mai parla di anticorpi contro la corruzione e il degrado sociale.
Il 2019 sta per concludersi e come ogni anno l’esecutivo, invece che governare, tira a campare varando l’ennesimo decreto milleproroghe infarcito di soluzioni apparenti e poco incisive.
Cosa possiamo aspettarci dal prossimo anno?
Il paese è oggettivamente stanco: mentre corruzione e degrado sociale rosicchiano come abbiamo visto crescenti parti dello Stato, le imprese sane chiudono o delocalizzano e di conseguenza il mercato del lavoro offre sempre meno possibilità.
Perché fa più notizia un reato commesso da un immigrato di un’inchiesta come quella condotta da Gratteri? Perché in Italia continuiamo ad affrontare problemi complessi con pressapochismo e sufficienza? Perché i politici italiani, invece che spiegare ai propri elettori la ragione dei problemi continuano a semplificare la realtà cercando perennemente un nemico contro cui combattere?
Nell’eterna lotta che vede una destra priva di idee contro una sinistra ripetitiva a sua volta contro un fascismo non ancora ben identificato, il paese che lavora continua a cercare risposte…
Affrontare temi come immigrazione e populismo qui non è semplice, occorre del tempo. Sicuramente torneremo presto su questi argomenti, nel frattempo desidero chiedervi una cosa: perché la politica ha smesso di prendere decisioni? Perché il problema dell’immigrazione non si è mai affrontato concretamente immaginando quale ruolo possano avere i nuovi italiani nell’Italia del domani tra 10/20 anni? Perché esiste un movimento come le Sardine? Un movimento nato esclusivamente per andare contro qualcosa (la Lega) senza una reale proposta alternativa?
Cosa pensano le Sardine dell’Ilva? Di Alitalia? Delle start up? Dell’euro? Le Sardine hanno una politica energetica?
Nonostante tutto, nonostante il populismo vuoto delle destre e delle Sardine, io credo ancora nell’Italia: un paese ricco di risorse e possibilità. Credo in chi investe ancora in cultura, ricerca e sviluppo e combatte quindi ogni giorno una guerra per valorizzare le cose belle che abbiamo e costruire nuove realtà.
Nonostante tutto, io credo ancora nel potere della cultura, nel potere della civiltà: barriera contro il degrado, strumento per costruire una civiltà più razionale e più giusta.
Come autore, ho purtroppo trascurato le pagine di questo blog ma come imprenditore ho dedicato molto tempo alla costruzione di una realtà che non vuole smettere di investire nelle singolarità eccellenti del nostro paese: Quolit.
Con il nuovo anno questo blog si rinnoverà nuovamente aumentando i suoi spazi ma questo sarà fato insieme a tanti piccolo gesti ispirati dalla fiducia.
L’Italia ha bisogno di idee nuove ma anche di fiducia. L’Italia ha bisogno di nuovi leader che sappiano parlare realmente alle persone. L’Italia, ottava potenza industriale del mondo, seconda (per alcuni forse prima) economia manifatturiera d’Europa ha bisogno di andare oltre la chiacchiere dei populisti e dei sovranisti. L’Italia, paese fondatore dell’Unione Europea e culla della civiltà occidentale ha bisogno di credere che un’alternativa all’apatia può esistere e ognuno di noi ha il diritto di crederci ancora ogni giorno.
I piccoli gesti nel loro insieme fanno la differenza, la fiducia incondizionata che l’impegno possa essere ripagato prima o poi non sono vuote speranze come i sogni dei populisti e dei sovranisti ma princìpi che hanno fatto la storia in momenti molto più tristi.