L’avventura riparte da Lajatico: la Cantina Bellavista Toscana punta su Quolit

Quando mi chiedono di riassumere in poche parole il significato di un’impresa penso a Paolo Coehlo:

“Se credete che l’avventura sia pericolosa, provate la routine: è micidiale”.

In poco più di due anni di lavoro ho capito infatti che il business va ben oltre il bilancio e i numeri perché si consolida e si sviluppa sull’avventura, sul viaggio e sulla condivisione.

E’ tutto sedimentato dietro le apparenze: curiosità, pensieri ed idee si confondono, si perdono e si ritrovano costantemente…

Dopo un’estate di attesa e riflessioni Quolit torna quindi a definire diversi progetti lasciati in sospeso: si inizia a definire una squadra di rappresentanti vicini alle imprese e si ricomincia quindi concludendo nuovi importanti accordi.

Tutto inizia grazie all’attenzione che la rivista “Milionaire” ha dato al nostro progetto: una breve presentazione del nostro sogno ha rilanciato su scala nazionale la nostra immagine consentendoci non solo di raggiungere nuovi clienti ma di raggiungere soprattutto nuovi venditori.

Il sogno di costruire una rete di aziende italiane da presentare nel mondo arriva quindi a Lajatico, tra le colline di Pisa: qui ha sede la storica cantina Bellavista Toscana, che intravede nell’e-commerce una possibilità concreta ed immediata.

Inizia una trattativa che si conclude in settembre, dopo un breve viaggio in Toscana per visitare l’azienda.

Del viaggio verso un’azienda apprezzo soprattutto l’inizio, la partenza all’alba spesso da Roma: in quel momento la mia mente ripensa al percorso seguito, riassumo le idee e quindi ritrovo un senso al mio impegno che si definisce in una visione nel lungo termine.

Si attraversa l’Italia in treno e si approfitta del tempo per riguardare il progetto da proporre (per ogni azienda esiste infatti un progetto di valorizzazione mirato), si arriva a Firenze per pranzo e da qui quindi si prosegue per il cuore della Toscana, verso Pisa.

Ad accoglierci a Pontedera, vicino Lajatico, Maurizio Modica, il direttore della Cantina nonché marito della proprietaria, la signora Stefania.

Dopo un non breve tragitto attraverso la campagna toscana siamo in Cantina, a Lajatico appunto: nel cuore del verde, sopra un colle, immersi nel silenzio più assoluto.

La Toscana, quella vera, ti appare in tutto il suo fascino e in pochi attimi comprendi che non finisce lì perché dietro il colle che vedi, nonostante la meraviglia che ti pietrifica, sai bene che ci sono altri vigneti, altre opportunità, altri grandi spettacoli da ammirare…

Iniziamo a visitare la struttura: l’agriturismo, il ristorante, le vigne e i campi, quindi la cantina: il profumo di terra rossa e rosa che ti attraversa le narici quando cammini tra i vigneti lo ritrovi magicamente nel bicchiere di un Botterò Rosso Super Tuscan, il vino da cui cominciamo la nostra degustazione e che ci introduce in un mondo potente e senza tempo, come quello del buon vino.

Maurizio Modica è un narratore straordinario, racconta storie e aneddoti, racconta della sua amicizia con Andrea Bocelli (originario proprio di Lajatico), del successo dei suoi vini in America, della sua passione per l’innovazione della sua speranza nei giovani talenti…

Si parla a lungo e si discute di come sviluppare insieme Quolit. Il pomeriggio passa in fretta ma ad ogni secondo realizzo con orgoglio e soddisfazione di essere riuscito a trasmettere il valore più autentico della nostra start-up: la condivisione.

A cena si assapora la cucina tipica (sapientemente valorizzata dall’esperienza della signora Stefania e di sua madre) e si continua quindi a discutere di come insieme si possa dare un senso ai propri sogni e al reciproco impegno.

Si riparte dopo aver attraversato la Versilia il giorno dopo. Si riparte per una nuova avventura dopo una tempesta che ha seminato distruzione con la forte convinzione che dietro di essa ci sia una visione.

Una visione spesso non compresa completamente ma sicuramente abbastanza forte per continuare a viaggiare, a combattere, a crederci: valorizzare l’Italia più bella, l’Italia del lavoro e del sacrificio nel mondo.