Cronache ferragostane
Cosa ricorderemo di questi anni così incerti?
Dopo la caduta del muro di Berlino, avvenuta nel novembre del 1989, oggi più che mai possiamo dire che davvero molto è andato storto in Occidente, soprattutto per noi.
In queste calde giornate d’agosto, il dibattito pubblico italiano si è nuovamente impantanato tra i rovi e le acque putride dell’ennesima polemica: lo scandalo dei cosiddetti politici “furbetti” che hanno goduto del bonus di 600 euro erogato dall’INPS.
Una questione indubbiamente da approfondire ma siamo sicuri che valga veramente la pena occupare ogni spazio della discussione pubblica con questi argomenti? Mentre continuiamo a sputare veleno contro una classe dirigente sempre più aliena dalla realtà, la Francia sta prendendo posizione su un caso ben più serio dei politici “furbetti”: la crescente aggressività turca nel Mediterraneo.
In questi giorni, infatti, le forze navali del Presidente Erdogan hanno aumentato considerevolmente l’attività di ricerca di nuove fonti di energia marine.
Fatih Dönmez, il ministro dell’Energia, in un tweet ha chiaramente definito gli estremi della nuova strategia neo-ottomana:
“Il Mediterraneo passo dopo passo”:
L’Egitto e soprattutto la Grecia non ci stanno. Proprio il paese ellenico si sta opponendo in maniera più tenace alle mire espansionistiche di Erdogan, ormai arrivate addirittura a Creta.
Dall’Europa, intanto, silenzio.
Solo il presidente Macron, come già anticipato, ha preso una posizione chiara sulla questione assicurando il massimo sostegno alla Grecia e l’aumento delle forze militari francesi nel Mediterraneo orientale.
Dopo i tristi fatti di Beirut di meno di un mese fa, la Francia conferma insomma la sua crescente linea di presenza “reale” in tutto il Mediterraneo, scavalcando (anche questa volta) l’Italia.
Sorge in definitiva spontanea la domanda:
“E Luigi Di Maio ke fa?!1?”
Ironia a parte, è poco rassicurante che le autorità italiane (e gran parte del mondo dell’informazione) non abbiano interesse per questioni geopolitiche di estrema delicatezza.
Non è possibile escludere che alla Farnesina qualcuno se ne stia occupando, ma cosa sanno gli italiani della Turchia? Non meriterebbero, forse, di essere informati anche su questioni ben più gravi?
La sensazione di essere malati di pressapochismo resta. Recentemente, cambiando (solo apparentemente argomento), ho avuto il piacere di riscoprire le bellezze del centro Italia. Bellezze, purtroppo, spesso dimenticate o ancora peggio ignorate dal delirio pressapochista nostrano.
In conclusione, sembrerà probabilmente strano, ma è proprio girovagando tra le campagne del Molise e del frosinate che ho capito quanto sia pericoloso dimenticare le cose veramente importanti (siano esse radici o minacce alle stesse) per preferire l’apparenza o il chiacchiericcio… A buoni intenditori, come sempre, poche parole…
Buon Ferragosto.