Un paradosso per partire…
I paradossi possono ingannare, dividere… ma possono anche celare una riflessione talmente ampia da abbracciare gli estremi.
Chi è vittima di un paradosso spesso cerca una scusa ma può anche cercare una strada, una soluzione…e allora prova, propone, improvvisa…
Ad esempio, è un paradosso che mi ha convinto a studiare un progetto che mi consentisse di lavorare in proprio, ed è sempre un paradosso che mi ha spinto a scrivere più di una volta qualcosa spesso e volentieri controcorrente…
Sarà un paradosso a decidere il destino di chi fa impresa in Italia?
E’ stato l’amore per l’Italia a incoraggiare molti, ancora prima di me, a investire nel c.d. “Sistema paese”, tuttavia alcuni di quei molti, pur di non perdere ciò che avevano difficilmente costruito, (se potevano), hanno abbandonato l’Italia (rinunciando ad un know-how indiscutibilmente di qualità in cambio di maggiori libertà economiche).
Non scrivo di delocalizzazioni ma di persone meritevoli che altrove hanno trovato un mercato veramente competitivo e un contesto realmente meritocratico.
La tanto bistrattata “fuga dei cervelli” è una realtà che tutti tocchiamo con mano (chi di noi non ha un amico o un parente che ha lasciato l’Italia perché amareggiato da un paese che troppo spesso incoraggia il cambiamento e il lavoro solo a parole?).
L’Italia continua nonostante tutto a distinguersi. Tuttavia, bisogna interrogarsi attentamente su quali obiettivi intendiamo lavorare nei prossimi cinque anni perché il mondo non ci aspetterà…
Se l’ambizione sarà troppa e il tempo poco la mia generazione sarà giustificata se cercherà nuovi orizzonti?
Se esiste un contesto dove puoi raggiungere i tuoi obiettivi in tempi rapidi perché non rinunciare all’amore che ti ha ispirato quando tutto è cominciato?
Sono queste le domande fondamentali su cui molti giovani imprenditori si stanno interrogando…le loro risposte avranno un peso decisivo nell’economia dei prossimi dieci anni perché ogni viaggio di sola andata verso il mondo comporterà sempre meno innovazione per il territorio italiano…
Senza prescindere dal valore fondamentale dell’internazionalizzazione, tutti vorremmo semplicemente che l’Italia fosse il centro di ogni progetto e non una stazione di partenza…
Puoi, in definitiva, amare talmente tanto ciò che hai fatto (grazie anche alla tradizione del tuo paese) da decidere di partire per sempre?