Tesla Motors: la sfida elettrica destinata a rivoluzionare il mondo

Per Elon Musk, Tesla Motors è stata una sfida molto audace soprattutto sul piano della concorrenza e degli equilibri consolidatisi negli anni in questo settore.

Il fondatore di PayPal, dopo aver rivoluzionato il mondo dei pagamenti online (con PayPal appunto), dopo aver contribuito alla ricerca sull’energia solare (con SolarCity), dopo aver reso quasi possibile il sogno di viaggi turistici nello spazio (con SpaceX), vuole lasciare la propria impronta anche nel settore automobilistico.

Fondata nel 2003 Tesla Motors è una casa automobilistica che produce automobili completamente elettriche (alimentate esclusivamente ad energia elettrica per mezzo di batterie, senza utilizzo di carburanti) e parti di auto elettriche per altre aziende attive nel settore dell’automotive. La società deve il suo nome dal fisico e inventore statunitense di origine serba Nikola Tesla.

Conquista le prime pagine delle riviste di settore tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 grazie al lancio commerciale della Tesla Roadster, prima auto sportiva ad essere alimentata solamente da energia elettrica.

Questo primo modello – così come tutte le altre – sfrutta la potenza erogata dal motore a corrente alternata progettato nei laboratori di Palo Alto. L’idea è molto simile a quella teorizzata dallo stesso Nikola Tesla nel 1882.

La Roadster è la prima auto elettrica con una autonomia superiore ai 300 chilometri e la prima a utilizzare “normali” batterie agli ioni di litio per alimentare il motore. Tra il 2008 e il 2012 la società riesce a vendere oltre 2.000 modelli della Tesla Roadster in 31 Paesi (il prezzo base di una Tesla Roadster è di 108mila dollari, poco più di 80mila euro).

La forza lavoro intanto passa da 3.000 unità (fine 2012) a circa 6.000 (inizio 2014).

Tesla Motors nasce ufficialmente nel giugno 2003 su iniziativa di Martin Eberhard e Marc Tarpenning. I due soci investono nella creazione della società, ma trovano quasi immediatamente un alleato molto importante (e facoltoso) in Elon Musk. È infatti Elon Musk a condurre i primi round di finanziamenti, riuscendo ad accumulare capitali per oltre 180 milioni di dollari in meno di cinque anni. Nell’ottobre 2008 Musk ricopre il ruolo di CEO, riuscendo ad intercettare un importante investimento da parte della Daimler nei primi mesi del 2009 (50 milioni di dollari per l’acquisizione del 10% del capitale della società).

È nel giugno 2009, però, che i destini societari mutano profondamente: Tesla Motors riceve un finanziamento agevolato dal Governo statunitense per circa 500 milioni di dollari.

Il 29 giugno 2010 la società sbarca a Wall Street con la quotazione sul listino NASDAQ: grazie all’IPO Tesla Motors raccoglie oltre 200 milioni di dollari.

Nel frattempo Tesla continua a crescere. La società di Elon Musk ha prodotto e venduto più di 30 mila modelli di auto elettriche nel solo 2014, mentre nel 2015 si è registrata una crescita di oltre il 50%, con il totale salito oltre la soglia delle 50 mila unità vendute.

L’aspetto tecnologicamente più interessante delle auto elettriche marchiate Tesla Motors è rappresentato dalle batterie utilizzate per accumulare energia elettrica. A differenza dalle altre case automobilistiche, solite utilizzare celle di accumulo “single-purposse” (ovvero utilizzabili esclusivamente per l’industria automobilistica), Tesla utilizza batterie formate da migliaia di celle agli ioni di litio 18650. Questo modello, di forma cilindrica e dimensioni ridotte, è solitamente utilizzato per le batterie dei computer e di altri dispositivi elettronici.

La tecnologia è stata ovviamente adattate alle esigenze tecniche dell’azienda, realizzando quindi celle ancora più leggere e più economiche.

Con la Model S (l’erede della Roadster) questa tecnologia subisce un’ulteriore evoluzione: le batterie, anziché essere alloggiate dietro i sedili come accade nel primo modello prodotto, sono disposte sul pianale dell’auto, riducendo al minimo l’ingombro. Le batterie sono così praticamente “invisibili” e non sottraggono spazio al portabagagli o all’abitacolo. Inoltre è più facile così cambiare più rapidamente le batterie. Costo opportunità evidente: le batterie sono maggiormente esponeste però a rischi maggiori esterni. Ma per evitare collusioni indesiderate con oggetti esterni le batterie agli ioni di litio montate dalla Model S sono protette da un’armatura di alluminio spessa 6 millimetri.

Il futuro è qui ed è sempre più green. Musk lo sa e sta investendo molto ma non è solo: gli investimenti nel settore stanno aumentando in maniera esponenziale.

Musk gode di un primato non indifferente nell’ambiente ma le innovazioni corrono e le sorprese sono sempre inaspettate.